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Per una trasformazione digitale etica

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21 luglio 2023

Per una trasformazione digitale etica

La trasformazione digitale e tutti i processi di innovazione pongono inevitabilmente delle questioni etiche sugli effetti che producono sulla vita delle persone. Viviamo un’epoca di cambiamenti senza precedenti, che riguardano la conformazione della società, i ritmi di vita, le abitudini, gli spazi, la comunicazione, fino ai processi di formazione della nostra stessa identità. Cambiamenti radicali che avvengono con una velocità mai sperimentata prima, nell’arco di pochissimi anni.

Per questo, oggi più che mai, è necessario trovare il tempo di fermarsi a riflettere sulla direzione che stiamo prendendo, porsi delle domande sulle opportunità, i rischi e le prospettive che ci aspettano.

PagoPA si trova nel cuore di questo cambiamento. Sin dalla nascita la Società sente tutta la responsabilità e l’importanza di valutare gli impatti del proprio operato sulla vita delle persone, secondo un mandato di servizio pubblico, un dovere di lavorare per il bene dei cittadini.

Con questo post proponiamo una riflessione su questo impegno, attraverso un dialogo sul tema etico tra due “anime” della nostra Società: quella più tecnologica, nella figura di Mirko Calvaresi, Direttore Tecnologia & Servizi, e quella attinente agli affari legali, rappresentata da Marta Colonna, Direttrice Legale & Compliance.

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Launch Pad

I dati da cui partire, sempre

1 miliardo di euro

di investimenti pianificati dall’Unione Europea ogni anno per lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale, attraverso i programmi Horizon Europe e Digital Europe,  nell’ambito del Decennio digitale europeo. Secondo le stime della Commissione UE,  questo investimento pubblico ne stimolerà altri privati per un valore complessivo nei dieci anni di 20 miliardi.

 

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Guest Post

Ospiti, opinioni, best practice

L’importanza della governance etica nella società digitale

Conversazione con Mariarosaria Taddeo, Associate Professor, Oxford Internet Institute, University of Oxford

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Per molti anni c’è stata una certa sottovalutazione dei temi dell’etica nel rapporto con il digitale, con l’idea diffusa che non si dovessero porre freni all’innovazione, secondo il motto della Silicon Valley Get Big and Stay Fast

Una svolta è arrivata con il caso della società Cambridge Analytica. In quegli anni abbiamo capito che il digitale, in quanto forza trasformatrice della realtà in cui viviamo, si presta a conseguenze che possono essere positive, ma possono anche risultare immorali e quindi non accettabili. Cambridge Analytica non portava alla ribalta un problema tecnico, che

magari interessava solo esperti del settore: era un intervento a gamba tesa contro la democrazia. Da quel momento è partito un interesse molto acceso sui temi dell’etica, che ha coinvolto e contrapposto come suoi principali attori:

  • il regolatore, in particolare l’Unione Europea, che ha capito l’urgenza di indirizzare la tecnologia che aveva dimostrato la capacità di minare il processo democratico;
     
  • le tech company che, capendo che il regolatore si faceva sempre più presente, hanno iniziato a spingere sulla self governance. Una vera e propria corsa a dotarsi di policy e a dimostrare che operavano secondo dei principi etici, dove le aziende sono arrivate tardi e con misure insoddisfacenti.

A questa situazione ha fatto seguito un dibattito che ha portato a risultati molto importanti come la nascita del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e ad altri pilastri del quadro normativo europeo, oggi molto sofisticato e capace di affrontare diversi aspetti del digitale. 

Di contro, quello dell’etica è diventato uno spazio ricco, dove tutti hanno avuto interesse a mettere piede, dando vita a una proliferazione di slogan sull’awareness, la transparency, e così via. Questo comporta: 

  • un rischio di banalizzazione, in quanto dietro agli slogan c’è bisogno di una riflessione accurata, capace di armonizzare interessi diversi;
     
  • un rischio di strumentalizzazione, il così detto ethics-washing, l’uso cinico di principi etici, di frasi fatte a cui non corrisponde un impegno serio a progettare, sviluppare e usare il digitale nel rispetto dei valori delle nostre società.

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PagoPA Universe

Notizie dal nostro mondo

Costruire qualità: la mission del team engineering di PagoPA

Come abbiamo organizzato l’attività del team engineering, che si occupa delle soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dei prodotti e delle infrastrutture con cui PagoPA sta costruendo l’ecosistema dei servizi pubblici digitali del Paese.

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App IO vincitrice del Future of Government Award

IO, l’app dei servizi pubblici, si è aggiudicata il riconoscimento di Open Source Creation of the Year, premio internazionale dedicato alla soluzione open source di maggior impatto, all’interno dei Future of Government Awards organizzati dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), AWS Institute e Apolitical.

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